domenica 27 settembre 2015
Il Barbone Rampante
Laddove il risparmio è diventato il credo di ogni consumatore, ora che tutti sono disposti a comprare libri su come spendere meno o ad assumere tutor che li affianchino nelle loro spese, in questa giungla quotidiana che ci impone una lotta assidua contro il carovita e alla ricerca del miglior modo per tagliare i costi...
In questi momenti grami, in cui le tasse sono un incubo costante, in cui i volantini delle offerte sono diventati i settimanali più letti, in cui i Discount sono stati eletti a nuovi Idoli pagani.....
Ora che tutto sembra portare verso un incubo di cupa esistenza, con il degrado della nostra società e l'affermarsi di situazioni violente ed estreme, verso un baratro sociale culturale ed economico....
Consumati come siamo ormai dal consumismo e vessati dalla pressione mediatica, ci ritroviamo a vivere solo per spendere ed a pagare per poter risparmiare....
Ed in questo oceano in cui naufraghiamo e temiamo di affogare arriva da lontano una speranza che potrà ridare un senso alla nostra vita: Il riciclo.
Mercatini dell'usato invadono ormai i social, e ritornano di moda nelle città così come si fa strada il baratto. La gente riscopre la bicicletta ed i veicoli elettrici stanno pian piano uscendo dalla piccoola nicchia in cui erano stati relegati.
Ma la vera rivoluzione è il ritorno alla terra, alla vita rurale, è la rinuncia alle comodità moderne per una vita fatta di sterpi e sarchiature.
Una vita ad impatto zero, votata all'utilizzo di metodi alternativi per i costumi domestici, ecologia e rispettosa della natura e degli animali.
In questa realtà emerge una tendeza figlia di questi tempi, una sorta di ritorno al periodo dei "Figli dei Fiori", un freakettonismo moderno e rivisitato che ha come scopo affermare che il capitalismo è morto.
Ma essere liberi dal consumismo non può essere solo un'idea, non può essere ristretto al proprio conto in banca!
Se si vuole essere promotori di una vita semplice e povera, si deve mettere in pratica anche l'immagine della propria ideologia.
E' così la nostra società va sempre più verso la ricerca di materiale di recupero, verso la riduzione degli sprechi, verso la rivalutazione di oggetti ed abitudini dimenticati.
Certe nonne sarebbero sorprese di vedere nipoti che costruiscono case in fango e paglia, mentre loro sono state costrette ad evolversi come condomini in palazzi di cemento, e sarebbero ancora più sconvolte nello scoprire che non è solo figo arredare la casa con cassette della frutta usate, ma che queste costino 12 euro all'Ikea!
Ma pensateci un attimo...:
Se avete criticato chi, negli anni passati, usava vecchi pallets per arredare giardini e Garage, ora dovrete ricredervi per non passare per arretrati se volete andare nel vostro ristorante alternativo di fiducia o fare bella figura con gli amici arredando il salotto con pedane colorate che possono diventare divani mettendoci sopra dei materassi...
Ma essere alternativi non significa essere zozzoni, non dovrete per forza frugare nella spazzatura di aziende di trasporti o utilizzare vecchi materassi di chissà quale famiglia "sprecona" che li ha buttati. Ormai esistono siti specializzati, aziende che hanno capito le esigenze moderne, imprenditori green.
Potrete acquistare online la vostra sedia di recupero ed usarla come mensola, mettere in bagno sotto il alvandino delle cassette della frutta nuove di zecca e create appositamente per voi, e nella vostra camera da pranzo avrete un bel tavolo fatto di pallets con delle panchine di recupero abbinate. Potrete comprare questi ogetti di recupero studiati e creati per i gusti dei ricicloni e dire addio alle vecchie industrie noiose e consumistiche.
Farete morire di invidia i vostri colleghi d'ufficio, quando racconterete delle vostre vacanze nell'agroturismo dove avete zappato e seminato con le vostre mani, ristabilendo un contatto con la natura che non tutti possono permettersi di avere in questa vita frenetica e costosa.
Quando poi in Estate andrete alla sagra del paese di origine dei vostri nonni e potrete degustare, in fila col vostro vassoio in plastica biodegradabile, i cibi genuini presidio di associazioni della difesa del territorio (gli stessi cibi che allietavano le tavole dei poveri contadini di un tempo) e bere quei vini robusti che qualche schizzinoso buongustaio aveva demonizzato negli anni precedenti, penserete a quanto siete fortunati mentre vi farete un selfie dentro al Gazebo della "Festa della Cipolla e della Pesca Fritta" di MonteMinchione!
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